1975 – 1992 · AFRA E TOBIA SCARPA
Maxalto nasce nel 1975 come azienda che affianca B&B Italia definendo una sua precisa identità nella produzione specializzata di mobili ad alto contenuto artigianale. Ricercare la più alta qualità nei materiali e nelle lavorazioni è l’obiettivo di eccellenza dichiarato fin dal nome: Maxalto dal dialetto veneto “massa alto”, che significa “il più alto”.
Sotto il profilo formale la ricerca guarda al passato attraverso la rivisitazione di forme classiche. Afra e Tobia Scarpa ne sono gli interpreti, autori di una serie di arredi che rendono il legno protagonista attraverso l’uso di antiche e rare lavorazioni tipiche dell’ebanisteria e della liuteria. Nascono così arredi in legno scultorei, come la sedia Africa (collezione Artona) e la collezione New Harmony.
DAL 1993 · ANTONIO CITTERIO
Dopo questa prima significativa collaborazione con Afra e Tobia Scarpa, nel 1993 per Maxalto si apre un nuovo capitolo, di cui Antonio Citterio diventa unico autore e che si concretizza nella creazione della prima collezione nel 1996. I suoi progetti guardano inizialmente al primo Novecento e successivamente trovano riferimenti privilegiati nelle tipologie e nel linguaggio del design francese tra le due guerre, per trovare nel corso degli anni sempre nuove espressioni che interpretano con efficacia le tendenze estetiche contemporanee.
Maxalto diventa per Antonio Citterio il laboratorio produttivo dove mettere in atto la ricerca e la produzione di una collezione di “neo-classici moderni”. Neo-classici perché filtrati nelle forme e nelle finiture attraverso lo sguardo contemporaneo di un architetto italiano, moderni perché intendono essere soluzioni per il comfort, che guardano alla casa come ad un ambiente omogeneo e coerente: dove mobili e oggetti si aggiungono fluidamente uno all’altro. Uguali tra loro, eppure uno diverso dall’altro, gli arredi Maxalto consentono di personalizzare il luogo dell’abitare dando vita ad ambienti che diventano espressione di uno stile di vita personale, quindi unico. Una produzione che non ha mai cercato di inseguire mode o tendenze, ma ha dato vita da una serie ricchissima di variazioni sui temi del comfort, della convivialità, della casa come luogo domestico privato e al tempo stesso pubblico.
2021 · HERITAGE PERSPECTIVES
Nel 2021 la collezione Maxalto si presenta con un’identità ripensata e riprogettata nelle tonalità cromatiche, nelle dimensioni, nei materiali e nelle tipologie. Propone un ambiente caldo e un’estetica più leggera, rinnovata ma sempre coerente e in armonia con quell’iniziale idea di ambiente Déco ricercata da Antonio Citterio. I nuovi cromatismi, ovvero i toni più chiari del wengé e del rovere lasciati al naturale, le finiture bronzo e cromo per i metalli, le nuance calde delle pelli e dei tessuti e la proposta tessile, ispirata agli anni ’20 e al lavoro di Jean-Michel Frank, contribuiscono a definire un’atmosfera sofisticata.
I nuovi cromatismi, ovvero i toni più chiari del wengé e del rovere lasciati al naturale, le finiture bronzo e cromo per i metalli, le nuance calde delle pelli e dei tessuti e la proposta tessile, ispirata agli anni ’20 e al lavoro di Jean-Michel Frank, contribuiscono a definire un’atmosfera sofisticata. Tutti i modelli e le loro varianti derivano da un ripensamento accurato. Antonio Citterio si è infatti dedicato a un redesign integrale delle tipologie esistenti, rivedendo strutture, proporzioni, dettagli, funzionalità e modi d’uso dei mobili e delle loro componenti. L’intera collezione è animata da un’idea di lusso ragionato, dalla ricerca di un’estetica non aggressiva né ombrosa di arredi e oggetti, che non è solo exploit di strutture, colori e materiali, ma trova un punto di equilibrio nel suo insieme e in ogni singolo modello. Tavoli, sedie, poltrone, divani, letti, contenitori sono certamente oggetti funzionali, ma creano tutti insieme luoghi per abitare, “stanze” di una casa ideale nella visione di un progettista e di un’industria che non hanno mai dimenticato le loro radici: il saper fare di una lunga tradizione artigiana, l’intelligenza di capire l’evoluzione dell’abitare, di cosa è destinato a durare e di cosa dovrà necessariamente cambiare, la capacità di rigenerarsi costantemente, restano nel DNA di tutta questa collezione.